Sant'Antioco

L'isola fu sede della più antica e importante città che la storia abbia conosciuto in Sardegna :
la Solky fenicia e la Sulcis romana, che ancora oggi tramanda il suo antico splendore dando il nome a tutto il territorio del sud-ovest sardo, il Sulcis.
Pur ricca di testimonianze prenuragiche, nuragiche e romane, l'isola e ogni suo angolo respirano ancora i fasti dell'era fenicia. L'area sacra del Tophet, la Necropoli, il suggestivo villaggio ipogeico, l'acropoli, il nuovo museo Archeologico, ci ricordano che Solky fu il primo e più importante insediamento fenico-punico in Sardegna.
A Sant'Antioco e' presente la più antica chiesa della Sardegna : la Basilica di Sant'Antioco martire. Eretta dai bizantini nel V sec. d.C. , custodisce le uniche Catacombe presenti in Sardegna, ultima dimora del Santo nero venuto dalla Mauritania.
Dal 1520, ogni anno, quindici giorni dopo Pasqua, la città venera il suo Santo nel perpetuarsi di una sagra antichissima, durante la quale sfilano gruppi folkloristici provenienti da tutta la Sardegna.
Tale evento viene ripetuto nel mese di agosto per deliziare i turisti presenti nell'isola.
Ad un passo dalla Basilica si giunge in una delle aree più suggestive da visitare : il villaggio ipogeico.
Il villaggio è composto da una serie di grotte di epoca punica che , a partire dal 1615, vennero adibite ad abitazione dalle genti più umili che tornarono nell'isola dopo secoli di abbandono per le costanti incursioni barbaresche.
In quest'area sorge anche il Museo Etnografico con le sue diverse sezioni dedicate al mondo agro-pastorale di un tempo.
Particolare interesse desta l'area dedicata alla lavorazione del bisso, la seta del mare, antica arte tessile tramandataci dai fenici e che ormai conosce al mondo un'unica depositaria : la nostra concittadina Chiara Vigo.
Il Forte Su Pisu vigila maestoso dal punto più alto del colle mentre scendiamo verso l'imponente Necropoli e l'area sacra del Tophet. L'area archeologica in cui ci troviamo si estende nella periferia settentrionale della città verso la strada che conduce al secondo Comune dell'isola, Calasetta, con i suoi abitanti di origine ligure.

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Il Paese

Scesi dal ponte, costeggiando il lungomare, si arriva al nuovo e attrezzato porticciolo turistico dove, di lato dalle imbarcazioni da diporto, i pescherecci offrono lo straordinario spettacolo del rientro del mare : le reti appena salpate con i pescatori intenti a smagliare le spigole, orate, triglie, muggini...protagonisti indiscussi dei piatti tipici isolani.
Inoltrandoci verso il centro, il Corso Vittorio Emanuele ci accoglie nella sua galleria formata da lussureggianti ficus ; siamo nel cuore della città, nel suo centro commerciale e istituzionale, nel viale alberato che ogni sera d'estate e nei week-end invernali pullula di giovani, di vita e diverimento con i locali che dentro e fuori propongono serate e notti tutte da vivere.

Escursioni

Selvaggi come l'entroterra terrestre,i fondali marini dell'isola sono fra i più apprezzati dagli amanti delle immersioni.
Le costanti brezze marine rendono l'isola meta ideale per chi voglia conoscerla attraverso escursioni in barca a vela o in gommone, o voglia provare l'ebbrezza del surfing.
Non manca poi la possibilità di trascorrere la giornata al mare con le barche che compiono il periplo dell'isola o di partecipare alle battute di pesca con i diversi pesca-turismo.
Escursioni Sant'Antioco

Numeri utili Sant'Antioco

GUARDIA MEDICA E AMBULATORIO
Via Rinascita, 23
Tel. 0781/83591
COMUNE - centralino
Corso Vitt. Emanuele, 1
Tel. 0781/80301
VIGILI URBANI
Via Iglesias
Tel. 0781/82062
FARMACIA RUBISSE
Piazza Umberto, 9
Tel. 0781/83031
FARMACIA BASCIU
Piazza Italia, 16
Tel. 0781/83003
MUSEO ARCHEOLOGICO
Via Insula Plumbaria
Tel. 0781/800395

Spiaggia Maladroxia Sant'Antioco

Questo tratto dell'isola è uno dei più frequentati durante la stagione estiva. Alle spalle della bella spiaggia , con un lungo svolgimento , si trova il villaggio di Maladroxia. Le case sono immerse nel verde della macchia mediterranea i cui colori contrastano con l'azzurro del mare. L'arenile è formato da sabbia molto chiara, acque con bassi fondali, presenza di ammassi rocciosi alle estremità. Ben protetta dai venti, la spiaggia e' attrezzata per la ricezione turistica ed offre svariati servizi, dal noleggio degli ombrelloni ai chioschi dove ci si può ristorare.
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Portixeddu Sant'Antioco

Si raggiunge svoltando al bivio per la località di Maladroxia e proseguendo per poco meno di due km. Imboccato un breve sentiero si arriva alla piccola spiaggia incastonata fra le rocce e circondata dalla macchia mediterranea. La sabbia è grossolana , con una colorazione tendente al grigio scuro, mentre i bassi fondali sono adatti per le famiglie con bambini al seguito. Scogliere bianche circondano questo fazzoletto di terra.
Oltre Portixeddu, lungo la carreggiata si trova un intrico fitto di vegetazione e da un piccolo varco si accede a Portixeddu accuau . Per raggiungere l'arenile bisogna discendere una piccola parete rocciosa sulla quale è stato tracciato un sentiero. La spiaggia è composta da pietre di varia grandezza, ghiaia vicino all'arenile, alcuni cumuli rocciosi. Anche i fondali sono essenzialmente sassosi . Il mare è veramente bello, di un'intensa colorazione azzurra, meta di pescatori in cerca di prede. Poco frequentata a causa del suo non facile accesso non è certamente tra le spiagge più comode, ma sicuramente offre uno scenario veramente selvaggio.
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Co'quaddus Sant'Antioco

A 10 km dalla cittadina , immersa della natura , troviamo Co'quaddus .
Alle spalle della spiaggia si ammirano estese zone coperte di caratteristica flora mediterranea.
Rilievi collinari non molto alti, con la torre costiera in lontananza, conferiscono al luogo un sapore speciale.
Il mare è cristallino e i fondali non sono alti, adatti quindi alle famiglie con piccoli. La sabbia è grigio chiara, intervallata da alcune formazioni rocciose. L'area è attrezzata per la ricezione e offre la possibilità di praticare pesca subacquea o immersioni.
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Turri Sant'Antioco

La torre che si può vedere anche da Co' quaddus è quella che sorge proprio nella località di Turri.
Lungo la litoranea si giunge ai piedi della torre di Canai , dove si può parcheggiare. Da qui è possibile accedere a diverse calette, per lo più con conformazioni rocciose e fondi sassosi. Una delle più significative è accessibile imboccando un sentiero che si trova sulla destra e percorrendolo a piedi per duecento metri circa. Anche qui il contrasto tra i colori della macchia mediterranea e quelli del mare è stupefacente. Luogo tra i più selvaggi e meglio conservati, offre piccole insenature composte da brevi cumuli di sabbia scura e sassi. I mari della zona sono tra i più pescosi mentre i fondali sono molto amati dai subacquei. La località è priva di servizi, in compenso , per gli scenari e i panorami offerti , per la tranquillità e la pulizia dei luoghi, vale proprio la pena visitarli.
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